UNCAN, il 22 e 23 maggio a Roma il consensus meeting organizzato da ACC

Italia nuovamente al centro delle strategie sulla lotta contro il cancro: dopo i lavori di pochi giorni fa in Istituto Superiore di Sanità nell’ambito dell’iniziativa Can.heal organizzati da Alleanza Contro il Cancro, la Rete Oncologica Nazionale del Ministero della Salute, ecco il consensus meeting del progetto UNCAN (Understand Cancer) dal titolo Face-to-Face 4.UNCAN.eu in programma a Roma il 22 e 23 maggio prossimi.

Promotore e organizzatore dell’evento ancora ACC, fra i core partners di questa coordination and support action in cui sono coinvolti prestigiosi istituti di 20 stati membri. Obiettivo della CSA, gettare le fondamenta per una nuova piattaforma europea, la cui governance coinvolgerà scienziati, pazienti e cittadini.

La futura piattaforma gestirà un data hub europeo federato dedicato alla ricerca sul cancro, che consentirà la raccolta e la condivisione fra gli stati membri sia di dati clinici sia di dati derivanti da modelli sperimentali, accanto a dati con essi correlabili (informazioni geografiche, ambientali, di stile di vita), ad una scala senza precedenti. Leggi il programma del meeting.

4.UNCAN.eu Workshop Rome-May 22-23-AGENDA

Mission on cancer UE, Walter Ricciardi: «Sui dati occorre un compromesso altrimenti l’Europa sarà in difficoltà»

di Massimo Boni*

 

Walter Ricciardi, Presidente della Mission Board for Cancer della UE, l’organismo dell’Unione Europea chiamato a decidere le strategie comunitarie contro il cancro, ci ha rilasciato questa intervista a margine della “High-level Stakeholder Conference – Reducing Disparities Across the European Union” in corso a Roma ed organizzata sempre da Alleanza Contro il Cancro. 

Presidente, come sono cambiate le priorità della mission on cancer europea dopo tre anni di pandemia, un conflitto nel cuore dell’Europa e un’inflazione spesso a doppia cifra?

«La mission si sta focalizzando soprattutto sull’implementazione: i primi tre anni hanno riguardato proposte e finanziamenti, quelli successivi saranno di realizzazione. La mission è molto cambiata, è più giovane nelle sue componenti e più operativa rispetto alla prima parte. Credo sia fondamentale proseguire perché ciò che abbiamo prodotto in Europa è un unicum a livello mondiale, ossia una considerazione, una proposta, una integrazione di soluzioni che garantiscono ai pazienti europei assistenza dovunque essi siano a patto che i dati siano condivisibili»

Big data, quindi: nel suo intervento ne ha sottolineato l’essenzialità contrapponendola alla loro totale o parziale indisponibilità.

«Abbiamo fatto diverse audizioni nella prima fase col Parlamento Europeo sottolineando che l’attuale regolamentazione non ci consente di utilizzarli, vi è pertanto la necessità di creare uno European Health Data Space in un giusto equilibrio tra protezione della privacy e utilizzabilità dei dati che, peraltro, i pazienti vogliono mettere nelle nostre disponibilità. Purtroppo, in questo momento, le discussioni a livello del Consiglio ci sembrano riduttive rispetto a questa possibilità, sembra che vadano in un’altra direzione: sottolineano la privacy, che naturalmente va tutelata, impedendoci però di utilizzarli. Mi auguro che nell’evoluzione delle discussioni si giunga a un compromesso un po’ più operativo altrimenti l’Europa si troverà in difficoltà».

Il ruolo dell’Italia nel contesto europeo?

«È un po’ diverso rispetto a quello di molti altri Paesi – mi vengono in mente Austria, Belgio, Svezia e Spagna – che hanno creato dei mirror group, organizzazioni nazionali per trasferire immediatamente i risultati dell’attività. L’Italia e la Germania sono quelli più in ritardo: sono realtà regionali – o federali come la Germania dove ci sarebbe bisogno di un grande coordinamento nazionale come sta facendo la Spagna. Altrimenti le disuguaglianze tra le autonomie, le regioni e i lander sono destinate ad aumentare». Secondo il Presidente della Mission Board for Cancer della UE, le organizzazioni che svolgono questo coordinamento, come Alleanza Contro il Cancro, sono le benvenute. «Certamente. Ma il ruolo principale – ha detto ancora – è quello del Ministero; ne ho parlato col Ministro, estremamente sensibile a questa tematica, che ha risposto molto positivamente; spero quindi che si possa avviare una collaborazione più strutturata».

 

*Responsabile Comunicazione ACC

 

Piano UE di lotta contro il cancro: benefici solo dall’allineamento tra interventi clinici e di sanità pubblica

Affinché i pazienti possano effettivamente beneficiare delle strategie del Piano europeo di lotta contro il cancro, diagnosi e cura andranno affrontate in maniera concertata: è questo l’obiettivo principale di “Can.heal: Building the EU Cancer and Health Genomics Platform” progetto di cui gli stakeholders europei stanno discutendo in Istituto Superiore della Sanità nella conferenza dal titolo “High-level Stakeholder Conference – Reducing Disparities Across the European Union” organizzata da Alleanza Contro il Cancro, la Rete del Ministero della Salute che nell’iniziativa riveste ACC un ruolo prominente in qualità di coordinatore dell’intero ramo clinico e leader del work package dedicato a prevenzione e diagnosi precoce.

Can.heal, un consorzio costituito da 41 organizzazioni provenienti da 17 Paesi, risponde a due iniziative del Piano europeo di lotta contro il cancro: Europe’s beating cancer plan (EBCP), Cancer Diagnostic and Treatment for All e Genomics for Public Health. Il progetto – è stato detto in premessa dal coordinatore Marc Van den Bulcke – mira ad allineare interventi clinici e di sanità pubblica; i partecipanti estenderanno iniziative in corso a livello nazionale per promuovere l’applicazione della genomica allo scopo di migliorare sia diagnosi e terapia per i pazienti oncologici, sia la comprensione della predisposizione individuale a sviluppare determinati tipi di tumore.

Il braccio clinico del progetto, che risponde al bando per Cancer Diagnostic and Treatment for All, è incentrato sull’applicazione clinica della tecnologia NGS (Next Generation Sequencing) e sull’identificazione di percorsi implementativi che facilitino l’armonizzazione nell’interpretazione dei dati e nelle decisioni terapeutiche, in modo da impiegare gli stessi approcci diagnostici e/o terapeutici a pazienti che abbiano profili comparabili in tutta Europa, e permettere una migliore consulenza ai familiari circa la suscettibilità individuale al cancro. Nel braccio di sanità pubblica – Genomics for Public Health – verrà ulteriormente sviluppata la possibilità di prevedere la suscettibilità individuale nella popolazione generale grazie all’analisi del punteggio di rischio poligenico in interventi di sanità pubblica, nonché strategie per la consulenza genetica da remoto. Il fine ultimo del progetto – è stato detto ancora – è stabilire delle raccomandazioni per il sistema sanitario europeo che migliorino l’accesso dei cittadini alla medicina personalizzata.

Nel ramo clinico di cui Alleanza Contro il Cancro è coordinatore così come nel work package dedicato a prevenzione e diagnosi precoce, di cui è leader, saranno sfruttati strumenti e risultati ottenuti in altri progetti chiave della Rete, come GerSom e oncNGS per consentire di affrontare il tumore quanto prima possibile nella sua storia clinica. A Can.heal partecipano in qualità di affiliated entities di ACC quattro soci: IFO-IRE, FPG, HSR, IEO. Responsabili ACC del progetto sono Ruggero De Maria, Presidente di ACC, Patrizio Giacomini (IFO-IRE), Maurizio Genuardi (Fondazione Policlinico Gemelli, Giovanni Tonon (Humanitas) e Luca Mazzarella (IEO).

Piano europeo di lotta al cancro, il 26 e 27 in ISS la “Stakeholder conference”

Roma, 18 aprile 2023 – Si parlerà di Piano europeo nella lotta contro il cancro il 26 e 27 aprile prossimi all’Istituto Superiore di Sanità nella due giorni co-organizzata da Alleanza Contro il Cancro, la Rete Oncologica Nazionale del Ministero della Salute, in occasione della “High-level Stakeholder Conference Reducing Disparities Across the European Union” del progetto can.heal, iniziativa nella quale ACC riveste un ruolo prominente nel progetto in qualità di coordinatore dell’intero ramo clinico e leader del workpackage dedicato a prevenzione e diagnosi precoce, nel quale verranno sfruttati strumenti e risultati ottenuti in altri progetti chiave, come GerSom e oncNGS, per consentire di affrontare il tumore quanto prima possibile nella sua storia clinica. A can.heal partecipano in qualità di affiliated entities di ACC quattro soci (IRCCS): IFO-IRE e Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, IRCCS Humanitas e IEO di Milano.

programma

Le novità da Chicago 2023, il 19 giugno un virtual meeting

Patrocinato da ACC e organizzato da AIOM, si svolgerà il 19 giugno prossimo dalle 15 alle 18 un virtual meeting per informare sulle novità di ASCO 2023. Nel programma allegato tutte le info.

Programma

 

Giovani pazienti con neuroblastoma in remissione piena dopo il trattamento con CAR T

Roma, 6 aprile 2023 – Intervenendo alla conferenza stampa convocata oggi all’IRCCS Bambino Gesù per la presentazione dei brillanti risultati ottenuti dall’équipe del professor Franco Locatelli sul trattamento di ventisette giovani pazienti affetti da neuroblastoma curati con cellule CAR T, il Presidente di Alleanza Contro il Cancro, prof. Ruggero De Maria ha spiegato che “le cellule CAR T stanno rivoluzionando le terapie delle neoplasie ematologiche; questo studio straordinario coordinato dal prof. Locatelli dimostra che le CAR T potrebbero curare efficacemente anche i tumori solidi. E’ un successo importante cui ha contribuito anche il programma di Alleanza Contro il Cancro che ha prodotto risultati eccellenti e che spero – ha detto con riferimento ai 10 milioni di euro a suo tempo stanziati dal Parlamento – possa continuare ad essere finanziato come in passato”.

Locatelli, dopo aver ringraziato De Maria “che – ha detto – mirabilmente presiede Alleanza Contro il Cancro da alcuni anni” ha parlato di “ruolo imprescindibile” che la Rete ha giocato “per farci trattare ventisette pazienti, nove nella fase 1 e diciotto nella 2 ottenendo nove risposte complete, cioè scomparsa di malattia e otto parziali che però, nel tempo, si sono tramutate in esiti concreti e completi in tre di questi otto pazienti, perciò risultati di grandissima importanza”.

Anche Locatelli, che ha definito lo studio come una “avventura formidabile ad altissimo contenuto di innovazione” ha auspicato, per il progetto CAR T Italia “continuità di finanziamento”

IEO ricerca un bioinformatico da inserire in Health Big Data, progetto coordinato da ACC

Nell’ambito del progetto Health Big Data coordinato da ACC, la Data Science Unit dello IEO ricerca un bioinformatico. I candidati, come precisa lo stesso Istituto Europeo di Oncologia, saranno valutati in base ai titoli e al colloquio. Le domande saranno prese in considerazione fino al 31/03/2023.

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CAR-T su pazienti affetti da neuroblastoma, giovedì i risultati dello studio

Roma, 4 aprile 2023 – Saranno presentati giovedì all’IRCCS Bambino Gesù – associato ad Alleanza Contro il Cancro – i risultati della prima attesa sperimentazione della terapia genica su 27 pazienti con neuroblastoma recidivo e/o resistente alle terapie convenzionali.

Lo studio, attivato nell’ambito del progetto di Alleanza Contro il Cancro sulle cellule Car-T, condotto dall’area di Oncoematologia, Terapia cellulare, Terapie geniche e Trapianto emopoietico, diretta dal professor Franco Locatelli, e realizzato anche grazie ai finanziamenti ricevuti da Airc, Ministero della Salute, Aifa e Fondazione italiana per la lotta al neuroblastoma, apre all’utilizzo delle Car-T contro i tumori solidi.

Oltre a Locatelli interverrà alla presentazione il prof. Ruggero De Maria, Presidente ACC, Federico Caligaris Cappio, direttore scientifico dell’Airc, Giuseppe Ippolito, Direttore della direzione generale Ricerca e innovazione in Sanità del Ministero della Salute, Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Bruno Dallapiccola, direttore scientifico emerito dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e Concetta Quintarelli, coordinatrice del Working Group Immunoterapia di ACC e componente la Terapia genica dei tumori dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

In occasione del recente Annual Meeting di ACC, Locatelli aveva spiegato che «nell’analisi interinale, lo studio ha dimostrato una probabilità di sopravvivenza due anni superiore al 40% quando l’attesa di questi bambini non va oltre il 10%. Un risultato che apre un po’ la via, diciamo così, per considerare l’utilizzo delle Car-T anche in altre neoplasie solide. Non bisogna tuttavia nascondere – aveva concluso Locatelli – che esistono ostacoli maggiori rispetto a quelli osservati nelle neoplasie ematologiche principalmente riferibili al problema di penetrare dentro una massa solida ma anche perché il microambiente tumorale tende a depotenziare l’efficacia delle cellule Car-T».

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Tossicità finanziaria, la tecnologia ci aiuterà a ridurla

Roma, 8 marzo 2023 – Quanto incide il contesto socioeconomico di un paziente oncologico nel suo percorso di cura? Se n’è parlato nel panel sull’accesso alle cure per un’oncologia equa e sostenibile al convegno Donne che curano organizzato alla Camera da Women for Oncology.

Il professor Ruggero De Maria, Presidente di Alleanza Contro il Cancro, la rete oncologica nazionale del Ministero della Salute, tra i patrocinatori l’evento, ha offerto dapprima un quadro d’insieme europeo, la dimensione in cui oggi opera il network, spiegando che le differenze tra Paesi, «quand’andiamo a confrontare, per esempio, gli outcome clinici italiani o tedeschi con quelli polacchi o bulgari, sono enormi; esistono anche delle differenze anche in Italia tra nord e sud – ha aggiunto De Maria – che però si stanno progressivamente riducendo».

Secondo De Maria un contributo alla diminuzione della tossicità finanziaria – un effetto della malattia tumorale che aumenta la percentuale di insuccesso delle cure – lo potrà garantire la tecnologia «che già oggi, progressivamente, mette a disposizione dati che offrono maggiore evidenza della gravità della condizione del paziente; in ambito clinico, invece, è necessario mettere gli ospedali maggiormente qualificati nelle condizioni di essere più performanti, di erogare il maggior numero di prestazioni affinché gli standard migliori – ha aggiunto ancora il Presidente di ACC – siano accessibili a tutti»

 

 

“Il Molecular Tumor Board nel 2023: update e ottimizzazione”, convegno a Bari il 21 e 22 aprile

Patrocinato da ACC si svolgerà a Bari il 21 e 22 aprile prossimi il convegno dal titolo “Molecular Tumor Board nel 2023: update e ottimizzazione”. L’incontro si propone un confronto diretto tra MTB organizzati oggi a livello istituzionale, regionale e di rete in Italia.

“Al termine dell’evento – è scritto nel razionale scientifico – si vuole redigere e pubblicare un documento che sintetizzi quanto emerso nel corso del convegno: contesto e stato dell’arte del modello MTB in Italia e percorso da seguire nei vari contesti regionali al fine di migliorare l’impatto del modello organizzativo. Tale documento dovrà essere concepito anche come un supporto per mettere in rete gli MTB sulla base delle caratteristiche comuni identificate nella mappatura”.

Programma MTB