Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori

La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT), come primo Comprehensive Cancer Centre Italiano, persegue i suoi obiettivi di IRCCS oncologico pubblico attraverso un ampio spettro di attività assistenziali e di ricerca.

L’INT si conferma essere un centro di riferimento nazionale e internazionale nell’ambito della cura e ricerca sui tumori, sia per i tumori più frequenti che per quelli più rari, come i sarcomi, i tumori della testa e del collo,  e quelli pediatrici.

L’INT registra più di 18.000 ricoveri/anno, di cui circa il 25% per pazienti che provengono da altre parti di Italia.

Terapie innovative (l’immunoterapia, le nuove tecnologie di radioterapia e sequenziamento (NGS), applicate anche in ambito diagnostico) sono fornite ai pazienti attraverso diverse modalità, tra le quali partecipazione a studi, sponsorizzati e non-for-profit, anche di fase molto precoce (Fase I).

La ricerca è svolta in INT con strutture e programmi scientifici che vanno dalla ricerca di base e biologica a quella clinica ed epidemiologico-sanitaria, privilegiando un approccio traslazionale, attraverso il quale trasferire velocemente le nuove scoperte dal dominio della ricerca al “letto del paziente”.

Dal punto di vista scientifico, in INT sono attivi circa 600 studi clinici di cui il 60% sperimentali (Clinical Trial) con un arruolamento complessivo per anno intorno ai 25.000 casi; nel 2016 sono stati pubblicati un totale di 689 articoli scientifici, di cui  280 con  autore dell’INT come primo/ultimo nome.

A livello internazionale, l’INT partecipa a innumerevoli network di ricerca, a più di 12 organizzazioni di ricerca sul cancro, è coordinatore del Joint Action On Rare Cancers, un progetto sui tumori rari finanziato dalla Commissione Europea, e sta entrando nel Consorzio Cancer Core Europe, il network di eccellenza che comprende i migliori Comprehensive Cancer Centre europei.

Centro di Riferimento Oncologico

Il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (CRO) ha incominciato la sua attività nel 1984 ed è stato riconosciuto nel 1990 come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) dal Ministero della Salute (MdS).

Si dedica alla cura e alla ricerca sui tumori in tutte le loro fasi: dalla prevenzione alla diagnosi e dal trattamento alle cure riabilitative con il paziente ed i suoi famigliari sempre al centro della sua attenzione. Il sostegno finanziario del CRO è garantito dal Friuli Venezia Giulia (FVG), dal MdS e da una varietà di grant competitivi, in particolare dall’AIRC.

L’offerta clinica del CRO comprende trattamenti di oncologia medica innovativi (medicina di precisione, immunoterapia, e trapianto autologo di midollo), chirurgia generale, senologica e ginecologica, ed un’avanzata radioterapia sia curativa che palliativa. Un’Area Giovani è dedicata agli adolescenti con tumori. Nel 2018 lo staff del CRO era di 653 persone (di cui 109 medici) e 90 borsisti/contrattisti. Sono stati visitati 11.200 pazienti, diagnosticati 2.955 nuovi casi e trattati 7.321 pazienti di cui circa la metà provenienti da fuori regione.

La ricerca, per lo più clinica e traslazionale, riguarda soprattutto: 1) la genetica e la biologia dei tumori, 2) l’epidemiologia e la prevenzione; 3) le neoplasie emolinfopoietiche, 4) i tumori solidi; e 5) i tumori associati ad agenti infettivi. Nel 2018 il CRO ha pubblicato 268 articoli peer-reviewed di cui il 10% su riviste ad alto impatto ed ha organizzato in sede 164 corsi di aggiornamento e 12 convegni scientifici. L’istituto gestisce inoltre il Registro dei Tumori del FVG ed una Biobanca di circa 170.000 campioni di siero e tessuti provenienti da oltre 7.000 tra pazienti tumorali e soggetti sani. La Biblioteca del CRO assiste sia lo staff che i pazienti e i loro famigliari attraverso numerosissime iniziative informativo-educazionali.

Collaborazioni con le Università di Trieste, Udine ed altri Atenei rendono possibile la presenza al CRO di una media di 30 specializzandi in oncologia medica ed altre discipline rilevanti nonché 30 dottorati di ricerca. I giovani ricercatori possono essere ospitati nel Campus adiacente che ospita anche locali per la didattica ed il Comitato Etico Unico Regionale del FVG. L’istituto persegue con convinzione la condivisione di conoscenze e progetti con reti nazionali ed internazionali, in particolare Alleanza Contro il Cancro, OECI – Organization of European Cancer Institutes, BBMRI – Network of Italian Biobanks e IARC/WHO

 

Focus sull’innovazione

Il CRO ha lo sguardo sempre rivolto all’innovazione, che include sperimentazioni su nuovi modelli organizzativi e sociosanitari. Dispone di piattaforme tecnologiche con macchinari all’avanguardia per clinica e ricerca: citofluorimetria multispettrale/cell sorting, sequenziamento NGS, analisi d’espressione genica e microRNA, epigenetica, microscopia e tecniche d’immagine, modelli pre-clinici in vivo e in vitro, farmacogenomica, nanomedicina, e spettroscopia. Ben dotate sono anche la diagnostica d’immagine (scanner CT, 3-T MR, PET-CT, SPECT-CT) e la radioterapia (IMRT, VMAT, Tomoterapia, IORT) che insieme permettono piani terapeutici più efficaci e meno tossici. Il CRO si sta attrezzando anche per la terapia protonica e le terapie cellulari.

Nel 2018 erano attivi 200 protocolli clinico-sperimentali (profit e non profit) in collaborazione con industrie farmaceutiche e di diagnostici. La partecipazione ai programmi POR ha attivato 12 progetti per creare nuovi prodotti con piccole/medie imprese. Idee di scienziati del CRO hanno portato a 18 brevetti e 4 gli spin-off. L’Ufficio di Trasferimento Tecnologico dell’istituto è parte attiva delle reti NETVAL e ASTP-PROTON, ponti fra ricerca pubblica e industria, ed è supportato da un grant dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM-MISE). Nel 2017, il Campus CRO ha ospitato la 1ª edizione di Technology Transfer School per ricercatori dai 52 IRCCS.

IRCCS Ospedale Policlinico San Martino

L’Ospedale San Martino è da sempre un punto di riferimento sanitario. È una istituzione con cinque secoli di storia e rappresenta il principale ’hub” sanitario in Liguria attraendo pazienti dall’area metropolitana, da tutta la Liguria ma anche da fuori regione.

Dopo l’accorpamento dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino e dell’Istituto Scientifico Tumori, entrambi nello stesso parco cittadino, è stata disposta la nascita dell’IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino IST Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro in data 1° settembre 2011 con specializzazione in emato-oncologia.

Con la Legge Regionale n. 29 del 28/12/2017 l’Istituto ha assunto il nome di “IRCCS Ospedale Policlinico San Martino”. Il 5 Marzo 2018 l’Istituto ha ottenuto anche il riconoscimento per una seconda disciplina, quella delle “Neuroscienze”.

L’Istituto ospita il polo didattico della Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche che include il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, i Diplomi di Specializzazione, Dottorati di Ricerca, Master di I° e II° Livello e i Corsi di Laurea delle professioni sanitarie.

La struttura ospedaliera rappresenta una città nella città con circa cinquemila dipendenti e 35 ettari di terreno su cui si estende il complesso attraversato da 12 km di viali interni. L’ospedale, facilmente raggiungibile dalle principali arterie di comunicazione ferroviarie e autostradali, è servito dai mezzi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano.

L’Istituto eroga servizi e prestazioni di diagnosi e cura delle malattie in regime di ricovero secondo macroattività: degenza, day hospital, day surgery, blocchi operatori, ambulatori e ambulatori chirurgici, servizi di diagnostica, servizi di supporto, prestazioni ambulatoriali complesse, day service ambulatoriali.

Oltre a offrire servizi in tutte le principali specialità medico chirurgiche, il Policlinico San Martino conserva le sue caratteristiche di specializzazione che lo pongono all’avanguardia nella diagnosi e cura delle maggiori patologie emato-oncologiche, con un range di attività che va dalle leucemie acute ai trapianti di midollo, ai tumori solidi classificati come “big-killers”. L’ampia casistica permette studi clinici su farmaci chemioterapici e anche sui nuovi farmaci a bersaglio molecolare. Inoltre, sempre per la numerosa casistica, sono possibili studi traslazionali sui “meccanismi di malattia oncologica” su materiale proveniente dai pazienti investigato in vitro in laboratorio con le più moderne tecnologie.

IRCSS Giovanni Paolo II

Il “Giovanni Paolo II” è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), persona giuridica di diritto pubblico, di rilevanza nazionale, non trasformato in fondazione, confermato con decreto ministeriale 30 maggio 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19-6-2014, nella specializzazione disciplinare Oncologia.

L’Istituto si pone quale polo di eccellenza per le attività di ricerca pre-clinica, traslazionale e clinica, e di assistenza. L’inscindibilità, la reciprocità e il continuum funzionale tra clinica e ricerca costituisce un plusvalore di indubbia positiva portata, la cui presenza simultanea riconosce all’Istituto la certificazione, (con data di emissione del certificato di accreditamento il giorno 12 febbraio 2015) di Clinical Cancer Center, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione degli Istituti del Cancro Europei (OECI).

É dotato di 109 posti letto per trattare tutte le patologie oncologiche dell’adulto.

Vi operano 110 ricercatori (dato anno 2018).

L’I stituto è dotato di diversi laboratori dedicati specificatamente alla ricerca (Invasione e Metastatizzazione, Genetica Molecolare Applicata, Farmacologia Clinica e Pre-clinica, Biomorfologia Funzionale).

Inoltre è dotato di una GMP – Facility (Centro Avanzato di terapie Cellulari) e di una Biobanca che rappresenta l’infrastruttura dedicata alla CRIOPRESERVAZIONE e MANIPOLAZIONE di campioni biologici tissutali, cellulari e siero-ematici utilizzati in accordo con Linee Guida nazionali ed Internazionali e per fini di Ricerca Scientifica.

Tra le attrezzature tecnologiche e cliniche in dotazione all’Istituto, spiccano il Laboratorio di UMACA e una Sala Operatoria Ibrida destinata alle più moderne applicazioni di radioterapia -interventistica.

Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale

L’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale” è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) fondato nel 1933 ad opera del Senatore Giovanni Pascale; Ente di rilevanza nazionale dotato di autonomia e personalità giuridica, che secondo standard di eccellenza, persegue finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità.

Rappresenta l’Ente di maggior rilievo del Mezzogiorno ed è coordinatore della Rete Oncologica Campana istituita con DCA n°98/2016;  inoltre, centro di riferimento per la rete oncologica nazionale.

La Mission dell’Istituto consiste nella prevenzione, diagnosi e cura dei tumori e nella ricerca sul cancro. E’ una risposta per i cittadini  ai bisogni di salute, sia dal punto di vista del recupero che dal punto di vista del mantenimento.

Caratteristica principale che si pone alla base della Mission è la sua capacità, e quindi degli operatori interni, di trasferire i risultati della ricerca e dell’innovazione nell’attività clinica quotidiana. Infatti, i progetti di ricerca sono fortemente orientati in senso traslazionale, presupponendo un continuo scambio di informazioni tra laboratorio e attività clinica.

La centralità del paziente all’interno del percorso sanitario, quindi un’adeguata e completa capacità di ascolto dei bisogni specifici di salute espressi dalla comunità, sono un principio di riferimento per le scelte strategiche dell’Istituto. L’obiettivo primario è quello di raggiungere l’eccellenza in campo di prevenzione, diagnosi e cura della patologie tumorali, sia attraverso la ricerca clinica sia attraverso l’innovazione tecnologica e gestionale.

La ricerca pre-clinica e clinica condotta nell’Istituto si sviluppa in quattro principali macroaree:

Macroarea 1 – Fattori di prevenzione e di rischio nella malattia neoplastica;

Macroarea 2 – Marcatori Tumorali e Procedure Diagnostiche Innovative;

Macroarea 3 – Trattamenti Integrati in Oncologia;

Macroarea 4 – Strategie Terapeutiche Innovative in fase avanzata della malattia.

L’Istituto, inoltre, pone alla base delle sue attività di ricerca e cura della patologie tumorali i seguenti valori di riferimento:

centralità del cittadino-utente rispetto all’organizzazione dei servizi sanitari: la figura del cittadino è elemento essenziale intorno al quale si sviluppano le decisioni aziendali;

flessibilità della programmazione in allineamento alle istanze dei propri interlocutori: le attività sanitarie, per loro natura non sempre standardizzabili, consentono la massima flessibilità della programmazione che può tener conto delle costanti esigenze che provengono dagli utenti;

accessibilità dei servizi e delle informazioni sanitarie: la Carte dei Servizi e la Carta dell’Accoglienza (distribuite dall’ URP) supportano i cittadini nell’accesso ai servizi sanitari. Tali metodi tradizionali sono affiancati anche dal portale web istituzionale in cui sono presenti tutte le informazioni necessarie;

certezza della qualità del servizio sanitario e professionalità: obiettivo primario dell’Istituto è garantire al cittadino la qualità dei servizi offerti nonché la professionalità delle risorse sanitarie, amministrative, e tecniche che operano con dedizione e costanza;

partecipazione dell’utente alla progettazione e monitoraggio delle attività: il singolo utente ha la possibilità di partecipare alla valutazione dei servizi erogati dall’Istituto che utilizza i risultati al fine di procedere con la programmazione strategica ed operativa dell’intera struttura.

Nel continuo processo di rivisitazione del proprio ruolo e delle proprie funzioni, l’Istituto, già da qualche anno, ha l’obiettivo di migliorare il concetto di trasparenza verso gli stakeholder ed intende promuovere la cultura della privacy.

L’ambiente sanitario si pone come uno dei settori più delicati tra quelli chiamati a misurarsi con le complesse problematiche applicative poste dalla normativa della privacy che diventa elemento fondante nel processo di miglioramento della qualità della prestazione sanitaria erogata. In tale ottica, infatti, si è posta la decisione del management aziendale che ha provveduto già negli anni scorsi all’adozione di uno specifico “Regolamento sulla privacy” la cui corretta applicazione non può che garantire la dignità degli assistiti.

Istituto Nazionale Tumori Regina Elena

L’istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma (IRE) opera fin dal 1933 nelle aree più avanzate della ricerca e della terapia delle patologie oncologiche.

L’IRE è un centro di eccellenza per la cura e la ricerca sul cancro coinvolto in ricerche a livello sia nazionale che internazionale, nella diagnostica biomolecolare e strumentale, in epidemiologia e diagnostica precoce e attua protocolli standard ed innovativi per il trattamento e la riabilitazione del paziente oncologico. L’Istituto è stato riconosciuto sin dal 1939 come IRCCS, Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico (ultima riconfema con DM del Ministero della Salute dell’8 maggio 2020) ed i suoi livelli di qualità sono riconosciuti dal certificato ISO 9001:2015 e dall’accreditamento europeo OECI come Comprehensive Cancer Center. L’IRE inoltre partecipa come Membro Associato al Consorzio Internazionale DIGICORE per lo studio degli outcomes clinici in concologia mediante l’impiego di strumenti digitali.

I Gruppi di Ricerca Traslazionale; Genomica, NonCoding RNAs, Melanoma, Tumori Rari, Tumori Cerebrali, Immunoterapia, Intelligenza Artificiale ed Imaging; in associazione al Piano Strategico della Ricerca 2020-2022, garantiscono un approccio multidisciplinare ed una gestione traslazionale del paziente oncologico (PRESTO PREsa in carico Traslazionale del paziente Oncologico) favorendo in tal modo una sinergia tra area di ricerca ed area clinica per ottenere ricadute cliniche di rilievo in tempi relativamente brevi. Dal 2018 è attivo in Istituto il Molecular Tumor Board MTB, un tavolo di discussione volto all’individuazione di profili terapeutici personalizzati per il trattamento di pazienti oncologici senza più opzioni terapeutiche, che ultimamente ha consolidato la sua presenza sia all’interno della regione Lazio che in territorio nazionale. Accanto all’MTB, sempre in ambito di medicina personalizzata, è ormai consolidato l’ausilio dell’ Intelligenza Artificiale (AI) in grado di imitare o riprodurre comportamenti intelligenti, come il linguaggio, il riconoscimento di modelli o la classificazione. Queste tecniche sono in grado di fornire nuovi modelli di previsione e prognosi al paziente oncologico, per consentire una nuova era di medicina ad alta risoluzione e l’accelerazione dei processi di digitalizzazione di dati biomedici. L’Istituto è dotato inoltre di un Clinical Trials Center e di un Centro Studi di Fase I che si propone l’obiettivo strategico di colmare i “gaps” esistenti tra la ricerca sperimentale e clinica, da un lato, e tra la ricerca clinica e l’assistenza diretta al paziente, dall’altro; e di un’Unità di Fase IV i cui studi garantiscono l’inquadramento diagnostico, il trattamento e il follow-up delle pazienti con diagnosi di tumore al seno nei diversi setting, ovvero neoadiuvante, adiuvante e metastatico.

L’incremento della attività di ricerca traslazionale ha portato all’intensificazione della medicina personalizzata e di precisione, un nuovo approccio per il trattamento e la prevenzione di patologie, che tiene in considerazione il profilo genetico ed epigenetico dei singoli tumori, la predisposizione genetica, l’ambiente e lo stile di vita di ogni persona. Oncogenomica, Epigenetica, Proteomica e Farmacogenetica sono gli strumenti che consentono di studiare e analizzare i profili di espressione genica per l’identificazione di specifiche alterazioni che sono rilevanti per la patogenesi, la prognosi e la terapia, nonché per l’individuazione delle combinazioni farmacologiche e/o terapeutiche più favorevoli.

Al fine di implementare la ricerca oncologica di base, clinica e traslazionale è stata istituita la Biobanca oncologica a scopo di ricerca IRE (BBIRE), che rappresenta un asset strategico dell’Istituto ed ha lo scopo di raccogliere, conservare e distribuire materiale biologico umano, tessuti e liquidi biologici, e i dati ad esso associato. Al momento della stesura di questo documento (Novembre 2022) la Biobanca oncologica è depositaria di più di 72.234 vials di liquidi biologici (sangue intero, siero, plasma, PBMC) proveniente da pià di 3427 pazienti e più di 18.690 campioni di tessuto tumorale (FFPE, OCT, Snap Frozen) e tessuti freschi (96 casi per Organoidi) da più di 1.635 pazienti oncologici.

L’IRE è inoltre dotato di una Banca del Tessuto Muscolo Scheletrico, unica nel centro sud, e di una Banca del Tessuto Ovarico, primo centro pubblico in Italia.

In chirurgia l’Istituto è stato tra i primi ad introdurre l’impiego della laparoscopia e della robotica per interventi sempre più conservativi ed è impegnato nell’ ottimizzare le tecniche robotiche in tutti i distretti. Ne è un esempio l’Unità di chirurgia di ginecologia oncologica che esegue l’85% degli interventi con tecniche mininvasive. L’Unità è tra le poche in Italia e in Europa a eseguire interventi di chirurgia robotica con un’unica micro-incisione dell’ombelico. Le sale operatorie sono ad elevato contenuto tecnologico e multimediale. Una moderna tecnica di analisi del linfonodo sentinella per i tumori al seno e l’ampio uso di tecniche laparoscopiche sono utilizzate nell’ottica di salvaguardare sempre al massimo la qualità di vita del paziente, garantendo la migliore efficacia terapeutica.

L’Istituto è centro regionale di riferimento regionale per la poliposi familiare, per la GHD nell’adulto e centro di riferimento regionale per cure all’estero in Radioterapia, Oncologia e Neurochirurgia ed è membro di vari network, tra cui: rete europea EURACAN per lo studio e la cura di tumori solidi rari nell’adulto, rete nazionale ed europea EATRIS per la ricerca Traslazionale, rete europea EORTC per la ricerca ed il trattamento di malattie oncologiche, rete internazionale UICC per il controllo delle malattie oncologiche, le reti nazionali ACC, RAMS e RIN.