14 giugno 2017
Acc Genomics: il futuro dell’oncogenomica è adesso
Presentato dal Ministro della Salute e dal Presidente di Alleanza Contro il Cancro il rivoluzionario progetto che delinea la strategia per portare l’innovazione nella clinica oncologica | Lorenzin: «Prima della medicina personalizzata c’è la ricerca personalizzata»
Un «oncochip» permetterà di mappare le alterazioni genomiche dei tumori consentendo migliori cure | Ogni Paziente diventerà un progetto di ricerca a sé
ROMA, 14 giugno 2017 – Un «oncochip» per individuare con precisione e rapidità – a basso costo – le alterazioni dei geni del cancro e curare meglio, tramite l’impiego di nuovi farmaci molecolari, i Pazienti oncologici: la rivoluzione si chiama ACC Genomics, progetto che delinea con chiarezza la strategia che porterà nel nostro Paese l’innovazione tecnologica nella pratica clinica. L’iniziativa, finanziata dal Ministero della Salute e realizzata da Alleanza Contro il Cancro, la più grande rete di ricerca oncologica del Paese – che comprende le migliori expertise italiane in oncogenomica – è stata presentata in una conferenza stampa alla presenza del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Punto di partenza è la caratterizzazione delle alterazioni genomiche dei tumori nell’attuale routine clinica: solo pochi geni – delle centinaia alterate – vengono comunemente analizzati e non tutti i pazienti accedono a queste analisi. L’utilizzo delle tecnologie di nuova generazione (NGS – Next Generation Sequencing) consentirà ad ACC di effettuare un sequenziamento rapido – a costi contenuti e su larga scala – del genoma utile all’identificazione della migliore strategia terapeutica per ogni paziente.
Per centrare gli obiettivi di quest’ambizioso percorso, ACC ha attivato i Working Group, unità collaborative composte da esperti medici e ricercatori che guideranno, per ogni singola neoplasia, l’ottimizzazione e la sperimentazione dei nuovi farmaci molecolari. La piattaforma di sequenziamento sarà dapprima validata negli IRCCS associati ad ACC e nei centri collegati della Sicilia partendo dal tumore al polmone (prima causa di morte tra le neoplasie). Si proseguirà poi con tutte le altre forme tumorali per le quali si renderà necessaria una caratterizzazione molecolare. Il progetto sarà poi esteso agli altri ospedali tramite le reti regionali e in collaborazione con le società scientifiche.
«Prima della medicina personalizzata – ha detto il Ministro in conferenza stampa – c’è la ricerca personalizzata. Grazie a questa piattaforma avremo la possibilità di mettere a sistema i tumori di ogni singolo paziente, eseguire terapie mirate e garantire ai medici di utilizzare al meglio i farmaci innovativi. Andiamo verso il futuro, siamo nel futuro. In nessun Paese – ha aggiunto ancora Lorenzin – c’è un programma come questo. Siamo noi i primi, sostengo orgogliosamente, orgogliosamente, ad aver avviato un progetto come questo».
Giovanni Leonardi, Direttore Generale della Ricerca e Innovazione del Ministero della Salute, ha spiegato che «ACC è la prima rete di IRCCS costituita per generare sinergie nella ricerca sul cancro. Il progetto si caratterizza per il notevole valore aggiunto che potrà fornire all’intera oncologia italiana. Proprio per la sua valenza, si stanno coagulando attorno ad ACC altre realtà come, ad esempio, il policlinico Gemelli di Roma e i policlinici di Palermo e Catania, col contributo della Regione Sicilia. Il Ministero della Salute ha finanziato ACC Genomics destinando parte dei fondi della ricerca per dotare gli Ospedali della rete ACC di apparecchiature per l’analisi genomica, e per l’acquisto dei reagenti il progetto di screening dei tumori del polmone. Ci aspettiamo che dalla ricerca arrivino risposte sempre più efficaci ai bisogni di cura di ogni paziente. Seguiremo costantemente, insieme alle Associazioni dei Pazienti, le fasi del progetto e interverremo con nuovi sostegni finanziari mano a mano che il programma fornirà le risposte che tutti attendiamo».
Ruggero De Maria, Presidente di ACC, ha detto che «l’obiettivo di Alleanza Contro il Cancro è portare l’innovazione tecnologica al servizio dei Pazienti oncologici, in particolare di quei 175 mila che ogni anno, in Italia, muoiono di cancro. La ricerca di base ha donato progressi molto importanti che avrebbero dovuto rivoluzionare l’approccio alla diagnosi e alla terapia; tuttavia – ha sostenuto De Maria – il trasferimento di queste innovazioni alla pratica clinica si è spesso rivelato costoso e piuttosto lento. Abbiamo pertanto ideato, con il Ministero della Salute, un progetto capace di far recuperare questo gap tecnologico portando l’innovazione della genomica nella routine clinica. I Pazienti italiani, al pari pochi di altri nel mondo, potranno così avere una completa caratterizzazione dei tumori tale da poter essere curati meglio e con farmaci più mirati, un privilegio sin qui concesso solo ai Pazienti dotati delle migliori assicurazioni negli Stati Uniti. Prevediamo che i benefici saranno enormi e che le nuove conoscenze che produrremo ci permetteranno di progredire molto più rapidamente e di curare sempre meglio i nostri Pazienti».
«Il primo studio di fattibilità, che prevede la sequenza del genoma di 1.000 tumori del Polmone – ha informato Pier Giuseppe Pelicci, Direttore Scientifico di ACC – inizierà a ottobre. Nel 2018 lo screening sarà esteso ad altri tumori, utilizzando un nuovo approccio in cui è programmata la concomitante analisi dei geni responsabili del rischio genetico di tumore (gli ereditari). Le sequenze genomiche saranno eseguite inizialmente in dieci IRCCS associati ACC con l’obiettivo di estenderle ai 21 oncologici della rete coprendo così l’intero territorio nazionale. Ogni Paziente diventerà un progetto di ricerca a sé: il suo genoma, infatti, sarà incrociato in tempo reale con le informazioni cliniche e scientifiche disponibili nel mondo, con l’obiettivo di usare tutte le conoscenze emergenti per ottimizzarne la terapia. Costruiremo una sorta di internet dei genomi, dove il genoma di ogni paziente sarà collegato a tutta la conoscenza disponibile e contribuirà a sua volta ad accrescere la conoscenza per il paziente successivo».
Sull’interesse e sul coinvolgimento della Sicilia nei progetti ACC è intervenuto l’assessore della Salute, Baldassare Gucciardi, secondo il quale «la lotta ai tumori prosegue in Sicilia nel segno dell’innovazione e della ricerca; ne sono prova i due centri altamente specializzati in diagnostica molecolare avanzata, realizzati quest’anno nei policlinici di Palermo e Catania nell’ambito del piano di Medicina Personalizzata e di Medicina di Precisione. Oltre a garantire un vantaggio in termini di riduzione della spesa farmaceutica, i nuovi centri innalzeranno la qualità dell’offerta sanitaria siciliana nella lotta ai tumori. La collaborazione con il ministero della Salute e Alleanza Contro il Cancro – ha chiosato – rappresenta un ulteriore slancio per la realizzazione di un nuovo sistema di servizi sempre più efficiente, accessibile ai cittadini e soprattutto efficace nella lotta ai tumori».
Mauro Biffoni, Direttore del Dipartimento di Oncologia e Medicina molecolare dell’ISS ha detto che «la ricerca di base e clinica degli ultimi decenni ha modificato in modo sostanziale le aspettative di vita dei Pazienti affetti da tumori. Questi risultati possono essere ulteriormente migliorati per fornire valide alternative terapeutiche a coloro che presentano risposte insoddisfacenti alle terapie consolidate. ACC Genomics è un progetto di ricerca clinica che traduce in intervento terapeutico le più avanzate conoscenze sulla biologia e la genomica dei tumori. Con questo progetto gli IRCCS oncologici italiani – presso i quali viene assicurato il trattamento di una quota molto rilevante dei Pazienti con tumore – assicureranno ad ogni paziente il trattamento più adeguato alle alterazioni molecolari della propria malattia. Partecipando a questo importante progetto, l’Istituto Superiore di Sanità conferma il suo ruolo di supporto ad un Sistema Sanitario Nazionale che, pur nelle difficoltà contingenti, assicura a tutti l’accesso alle terapie più avanzate per la cura di gravi malattie».
Ufficio Stampa ACC | Massimo Boni | press@alleanzacontroilcancro.it