Italia protagonista in Europa grazie alla Rete degli IRCCS
Roma, 2 febbraio 2023 – Il 4 febbraio si celebra in tutto il mondo il World Cancer Day: l’Italia, mai come in questi anni, è protagonista nell’individuazione delle strategie che stanno delineando la ricerca oncologica europea dei prossimi anni: Alleanza Contro il Cancro, la Rete Oncologica Nazionale fondata dal Ministero della Salute presieduta dal professor Ruggero De Maria, siede infatti in numerosi tavoli tecnici del Mission Board for Cancer della UE, l’organismo che sta disegnando le progettualità sovranazionali nella lotta ai tumori.
Un ruolo a livello italiano che è riconoscimento dei progressi compiuti dalla Rete nell’ultimo quinquennio e alla quale è affidato il coordinamento di progetti-chiave come ad esempio quello sulle cellule Car-T finanziato dal Parlamento, Health Big Data, la Rete delle Reti che aggregherà e renderà interoperabili i dati oncologici, cardiologici e neurologici provenienti da 51 IRCCS e GerSom, uno studio condotto su quattromila pazienti che da un lato da mira a innalzare la qualità delle cure individuando i farmaci potenzialmente più efficaci e, dall’altro, a prevenire i tumori nei familiari ad alto rischio indirizzandoli verso percorsi dedicati di prevenzione.
La Rete, come spiega il Direttore generale Paolo De Paoli, «ha organizzato un’infrastruttura di gestione scientifico – amministrativa della ricerca che le consente oggi, con speditezza, di scrivere i progetti, gestirne lo sviluppo, interagire con i partners italiani ed europei, portarli a termine e procedere alla rendicontazione e alla trasmissione degli atti agli enti finanziatori». Uno schema di riferimento anche per altri Paesi europei poiché solo in Italia e Francia esistono reti di cancer center così ben strutturate.
Dal punto di vista strettamente scientifico il ruolo precipuo di Alleanza Contro il Cancro in Italia è portare l’innovazione della ricerca nella pratica clinica utilizzando in forma associativa le risorse e il sapere degli IRCCS tramutandoli in terapie applicabili ai pazienti. Una strategia di medio-lungo termine che ha trovato felice percorso, ad esempio, nel progetto Car-T.
In Europa la Rete è ingaggiata sulle due grandi direttrici indicate dallo Europe Beating Cancer Plan, documento-guida della UE: «Una, più prettamente organizzativo-strutturale riguarda la creazione di network dei Comprehensive Cancer Center; l’altra, invece, si occupa dei temi fondanti la ricerca in Europa. In entrambi i casi il nostro ruolo è centrale. Siamo anche attivi su una terza direttrice – conclude De Paoli – il cui tema è la creazione di una infrastruttura digitale».
Annual Meeting ACC 2022, via alle iscrizioni e alla sottomissione degli abstract
Roma, 20 aprile 2022 – Sono aperte le iscrizioni alla 7ma edizione dell’Annual Meeting di Alleanza Contro il Cancro – la Rete Oncologica del Ministero della Salute – in programma dal 21 al 23 settembre prossimi, in presenza/online, al Policlinico Gemelli di Roma, co-organizzatore dell’evento, associato alla Rete. È inoltre possibile sottomettere gli abstract (entro il 30/6) che saranno successivamente selezionati dal Comitato Scientifico.
Cellule CAR-Killer contro i tumori solidi, De Maria: «Studi clinici sugli adulti entro due anni»
Roma, 15 febbraio 2022 – Si chiamano CAR-killer e sono cellule che i ricercatori del progetto Car-T di Alleanza Contro il Cancro, la Rete Oncologica Nazionale del Ministero della Salute presieduta dal prof. Ruggero De Maria, stanno sviluppando e dirigendo verso target innovativi in tumori solidi. Quest’ambiziosa porzione del progetto coordinato dal prof. Franco Locatelli, parte del più ampio programma di ricerca finanziato dal Parlamento con dieci milioni di euro – lo stesso che, come si ricorderà, ha consentito la remissione completa di giovani pazienti affetti da leucemia linfoide acuta attraverso l’infusione di un basso numero di cellule – si propone di implementare nuovi approcci a livello preclinico per estendere l’applicabilità del trattamento con cellule CAR-T a neoplasie non ematologiche, migliorando parallelamente il profilo di sicurezza ed efficacia dell’approccio.
«Parliamo di nuovi CAR (recettori chimerici antigenici) – spiega Concetta Quintarelli, coordinatrice del Working Group Immunologia di ACC e responsabile della Terapia Genica dei Tumori al Bambino Gesù di Roma, Irccs associato alla Rete, dove è basato il WG – in grado di controllare il carcinoma di polmone, pancreas, colon e dei tumori cerebrali». In questa direzione si sono sviluppate in ACC numerose progettualità che coinvolgono gli altri WG della Rete. «Lo stadio della ricerca è preclinico. Per quanto riguarda il polmone – ha precisato Quintarelli – sono stati sviluppati nuovi vettori per la terapia genica la cui efficacia viene testata sia su colture cellulari sia nei modelli animali. Soltanto al termine di un’elevata e meticolosa caratterizzazione preclinica, e dopo avere sviluppato materiale per la terapia genica avente peculiarità compatibili con il rilascio per utilizzo sull’uomo – precisa ancora la ricercatrice – si potrà passare agli studi clinici. Il lavoro che attende le centinaia di ricercatori impegnati su questo fronte è particolarmente impegnativo». Al proposito il Presidente di ACC, De Maria, ha detto che «grazie all’eccellente lavoro del gruppo coordinato dal professor Locatelli, gli studi sui tumori pediatrici saranno i primi ad essere trasferiti alla clinica. Tuttavia, è probabile che, grazie a questo programma, entro un paio di anni verranno attivati dei trial clinici anche su alcuni tumori solidi degli adulti».
Il Progetto Car-T. Una rivoluzione nel campo dell’immunoterapia per la cura della Leucemia Linfoblastica Acuta è stato lo sviluppo di linfociti T modificati geneticamente che esprimono un recettore antigenico chimerico (CAR) contro i target tumorali. Tuttavia, nonostante la loro efficacia nel curare la LLA, le cellule CAR-T sono state associate a un profilo di sicurezza non ancora ottimale. Inoltre, nell’ambito di altre patologie maligne ematologiche (ad esempio la leucemia mieloide acuta, LMA) e dei tumori solidi, l’efficacia dell’approccio è risultata limitata. Per questi motivi il progetto di ricerca CAR-T, promosso dal Ministero della Salute e sviluppato sotto l’egida di ACC, si prefigge di migliorare l’efficacia della terapia con cellule CAR-T attraverso la creazione di un network di collaborazione che unisca l’expertise delle diverse Istituzioni partecipanti. Nel team di progetto sono coinvolti 17 dei 28 Irccs attualmente associati alla Rete.
Alleanza Contro il Cancro. Ad ACC, la Rete oncologica nazionale fondata nel 2002 dal Ministero della Salute, aderiscono 28 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), INFN, Fondazione Politecnico Milano, AIMaC, Italian Sarcoma Group, Fondazione CNAO e Istituto Superiore di Sanità – che ne ospita gli uffici. La missione di Alleanza contro il Cancro è portare l’innovazione tecnologica e organizzativa dalla ricerca di base alla pratica clinica, elevando e uniformando il livello di assistenza, cura e riabilitazione dei Pazienti oncologici su tutto il territorio nazionale.