Fondazione Politecnico di Milano

Fondazione Politecnico di Milano nasce nel 2003 per volontà del Politecnico di Milano, delle principali istituzioni della città e della Regione Lombardia, con il supporto di alcune importanti realtà imprenditoriali.

La Fondazione rafforza il percorso di sviluppo dell’Ateneo rendendo l’innovazione fruibile, condividendo con le realtà produttive e con il territorio i molti punti di forza che caratterizzano la ricerca nei campi dell’ingegneria, dell’architettura e del design e dando slancio al progresso per costruire il futuro. La sua mission è contribuire a innovare e a sviluppare il contesto economico produttivo del Paese, operando per rendere più efficace il rapporto tra Politecnico e Imprese, Istituzioni e Pubbliche Amministrazioni, attraverso il supporto professionale anche su scala internazionale, alle attività di ricerca, formazione e terza missione dell’Ateneo.

Su mandato del Politecnico di Milano, Fondazione ha l’obiettivo di far conoscere e valorizzare la ricerca dell’Ateneo, promuovendo anche la raccolta di fondi privati e pubblici. E’ al fianco di docenti e ricercatori per identificare partner e risorse per i loro progetti; li sostiene anche nella promozione e nella diffusione dei risultati raggiunti. Si propone, inoltre, di rafforzare le imprese, in particolare piccole e medie, con tecnologia e innovazione, avvicinandole alla ricerca, indirizzandole verso soluzioni efficaci e accompagnandole in percorsi mirati. Si impegna per coinvolgerle in progetti finanziati, a vantaggio delle loro attività e in un’ottica di continua evoluzione. Gestisce PoliHub Innovation Park & Startup Accelerator classificato fra i primi cinque incubatori universitari al mondo, una realtà affermata in grado di offrire supporto a imprese e startup in continua evoluzione. Sviluppa e attua progetti personalizzati di formazione aziendale e modelli di apprendimento basati sulla formazione per competenze. I suoi interlocutori privilegiati sono scuole, università, pubbliche amministrazioni e aziende, in ambito nazionale e internazionale.

Fondazione può contare oggi su un nutrito gruppo di professionisti che, attraverso un approccio concreto e dinamico congiunto con la capacità di operare in contesti nazionali e internazionali, hanno costruito relazioni solide con il mondo delle aziende e delle pubbliche amministrazioni, facendosi interpreti delle loro esigenze di innovazione e fautori della collaborazione con il mondo dell’università e della ricerca.

INFN Istituto Naz.le di Fisica Nucleare

In Italia, la ricerca di base nel campo dei costituenti fondamentali della materia e delle interazioni che ne regolano il comportamento è condotta dall’INFN, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: una comunità di oltre 6000 persone impegnata a far sì che la ricerca fondamentale dia i suoi esiti migliori.

Ne sono esempio gli storici traguardi raggiunti negli ultimi anni con le scoperte da Nobel del bosone di Higgs e delle onde gravitazionali e il premio Nobel assegnato a Giorgio Parisi per i suoi studi sulla complessità. Insomma, una comunità che fa della cosiddetta ricerca curiosity driven un’eccellenza nazionale.

L’INFN è presente in modo capillare sul territorio nazionale. Lavora in stretta cooperazione con il mondo universitario: è, infatti, storicamente organizzato in Sezioni e Gruppi Collegati, che hanno sede nei dipartimenti di fisica dei principali atenei italiani, in laboratori e in centri nazionali. Al contempo l’Istituto vive anche una dimensione di forte internazionalizzazione, dettata dalla natura globale della ricerca scientifica nel campo della fisica delle particelle. Tant’è che l’INFN svolge gran parte delle proprie attività di ricerca nell’ambito di cooperazioni internazionali: partecipa a esperimenti nei più prestigiosi laboratori e centri di ricerca esteri, e ha collaborazioni in decine di Paesi.

L’INFN svolge attività di ricerca, sia teoriche sia sperimentali, nel campo della fisica fondamentale. In particolare, sono cinque i principali ambiti di ricerca: fisica subnucleare, fisica astroparticellare, fisica nucleare, fisica teorica, ricerche tecnologiche e interdisciplinari. Per condurre gli esperimenti, l’Istituto progetta e realizza, nei propri laboratori e in collaborazione con l’industria, tecnologie d’avanguardia. Tecnologie che, seppur pensate e sviluppate per la ricerca fondamentale, portano spesso a utili ricadute per la società, in ambito medico, nel settore dei beni culturali o per l’ambiente, per citare alcuni esempi.

Come istituzione che opera su temi scientifici di frontiera, l’INFN ha quindi un rilevante impatto sul progresso della conoscenza, sullo sviluppo tecnologico e per l’economia del Paese. Conscio di questo ruolo, e del fatto che per un ente pubblico è un dovere condividere con la società le proprie attività e i risultati che ne derivano, l’Istituto è fortemente impegnato in quella che oggi viene chiamata terza missione: ossia nel trasferimento tecnologico, nell’alta formazione e nella diffusione della cultura scientifica.

IRCCS Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna

L’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico di Sant’Orsola è un’organizzazione integrata nel sistema nazionale, regionale e locale per la salute e la ricerca scientifica, con la finalità principale di garantire risposta ai bisogni di salute mediante l’erogazione di prestazioni di ricovero e cura di alta specialità e lo sviluppo di progetti di ricerca clinica e traslazionale orientati al miglioramento dello stato di salute della popolazione.

L’IRCCS – AOU di Bologna è un ospedale polispecialistico ad alta specializzazione che si estende per circa 1,8 Km con una superficie lorda complessiva pari a 386.982 m2. L’attività attualmente si sviluppa su 32 padiglioni di cui 23 dedicati ad attività di assistenza e ricerca con una presenza giornaliera media di 20.000 persone tra utenti e operatori; è dotata di 1.430 posti letto ed un organico che conta oltre 5.000 operatori e professionisti, incluso il personale universitario convenzionato.

L’Azienda è stata riconosciuta Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) a rilevanza nazionale, con Decreto del 19 settembre 2020 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ministeriale N. 266 del 26 ottobre 2020 nelle discipline di “assistenza e ricerca nei trapianti e nel paziente critico” e “gestione medica e chirurgica integrata delle patologie oncologiche”.

Negli ultimi anni l’attività clinica e di ricerca in ambito oncologico ed ematologico all’interno del Policlinico è stata caratterizzata da un significativo incremento dei volumi di casistica trattata e dalla sperimentazione di terapie mediche e chirurgiche altamente innovative. Sono attivi oltre 500 studi clinici e programmi di diagnosi e terapie innovative e sperimentali di fase I-II-III-IV per il trattamento di patologie oncologiche ed ematologiche su pazienti adulti e pediatrici.

La Struttura è inoltre centro di riferimento per i trapianti allogenici adulti e pediatrici, è l’unico hub regionale per la somministrazione di terapie con cellule CAR-T ed è centro di riferimento regionale per il trattamento della neoplasia ovarica.

La ricerca oncologica all’interno dell’IRCCS AOU di Bologna è orientata ad indagare i più innovativi approcci terapeutici in ambito oncologico ed ematologico, con evidente riferimento ai trattamenti medici, chirurgici, farmacologici, di immunoterapia e di radioterapia:

  • individuando criteri e strumenti di stratificazione dei pazienti per ottimizzare le strategie diagnostiche e terapeutiche;
  • sviluppando approcci terapeutici innovativi con particolare riferimento ai nuovi farmaci, alla combinazione di farmaci aventi bersagli molecolari differenti e all’approccio di immunoterapia con cellule CAR-T.

 

IRCCS Sacro Cuore Don Calabria

L’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella è un Ospedale Classificato, Presidio Ospedaliero Accreditato con la Regione Veneto. Nel 2018 ha ottenuto di riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

La missione dell’IRCCS è porre la persona ammalata al centro di ogni attenzione, secondo le parole di San Giovanni Calabria, fondatore dell’Ospedale: “il malato dopo Dio è il nostro vero padrone”. L’assistenza, la formazione, la ricerca e il progresso tecnologico mirano a un unico obiettivo finale: fornire la miglior cura e accoglienza al paziente.

L’IRCCS ha una dotazione totale di 549 posti letto per acuti e post-acuti e conta oltre 2.200 collaboratori-dipendenti.  L’attività ha una forte componente chirurgica di alta complessità: ogni anno vengono effettuati circa 33.000 ricoveri, 22.000 interventi chirurgici e 1.500.000 prestazioni ambulatoriali.

Sono presenti professionisti medici specializzati e dedicati alla patologia oncologica, nonché tecnologie diagnostiche e terapeutiche di ultima generazione. La struttura organizzativa consente la cura multidisciplinare dei pazienti oncologici e l’utilizzo di innovativi trattamenti antineoplastici. L’IRCCS è full member di OECI (Organisation European Cancer Institute) e ha intrapreso il percorso di Accreditamento come Cancer Center.

Nel 2021 sono stati oltre 16.600 i pazienti che si sono rivolti all’IRCCS per un problema di salute oncologico, numero in costante aumento negli anni.

L’attività di ricerca clinica è andata crescendo nel corso degli anni: nel 2021 sono stati 88 gli studi clinici, osservazionali e sperimentali, che sono stati presentati al Comitato Etico.

L’unità clinica “Oncologia Medica” e il Laboratorio Analisi sono certificati presso AIFA per la conduzione delle sperimentazioni di Fase I.

Tutto l’IRCCS è impegnato nella produzione scientifica: nell’ultimo anno sono stati pubblicati 322 articoli, per un Impact Factor globale di 1774 punti. Le pubblicazioni di ambito oncologico dell’ultimo anno sono state 130 per un Impact Factor di 764.

Intensa e continua è l’attività di aggiornamento e formazione in ambito oncologico, che ha visto negli anni il contributo di centinaia di specialisti di rilevanza nazionale.

L’IRCCS collabora inoltre con diverse Università in ambito di formazione e ricerca.

Oltre alla parte ospedaliera sono presenti 365 posti letto di area socio-sanitaria che permettono anche di dedicare grande attenzione ai pazienti in tutte le fasi di malattia. E’ prossima la realizzazione di un hospice oncologico.

Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS

L’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri è un’organizzazione privata senza scopo di lucro che opera nel campo della ricerca biomedica. È stato costituito giuridicamente nel 1961 e ha iniziato le attività nella sede di Milano il 1° febbraio 1963.

Oggi l’Istituto conta circa 700 ricercatori in tre sedi, una a Milano e 2 a Bergamo (presso il Parco Scientifico e Tecnologico del Kilometro Rosso e a Ranica dove risiede il Centro di Ricerca Clinica per le Malattie Rare Aldo e Cele D’Acco).

Scopo fondamentale delle attività dell’Istituto è contribuire alla difesa della salute e della vita umana. Per realizzare questo obiettivo, occorre anzitutto approfondire la comprensione dei meccanismi di funzionamento degli organismi viventi, individuare le ragioni per cui insorgono le malattie, conoscere i processi che si sviluppano negli organismi stessi in seguito all’introduzione di sostanze estranee. E’ in questo senso che si sviluppano le ricerche dell’Istituto, dal livello molecolare fino all’individuo e alle popolazioni.

I risultati che ne emergono servono sia per la messa a punto di nuovi farmaci che per accrescere l’efficacia di quelli già in uso.

L’Istituto non brevetta le proprie scoperte e ha sempre mantenuto la propria indipendenza, dall’Industria, dallo Stato e dall’Università, schierandosi dalla parte degli ammalati. In questo modo l’efficienza tipica delle organizzazioni private è messa al servizio dell’interesse pubblico.

Le aree di ricerca

L’attività di ricerca dell’Istituto è condotta da dieci dipartimenti di ricerca e si focalizza principalmente su tumori, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative, malattie renali, trapianto d’organo, salute pubblica, inquinamento ambientale. Lo studio delle malattie rare, è un altro ambito importante del lavoro della fondazione che lo ha reso punto di riferimento nazionale e internazionale.

Con riferimento alla lotta contro il cancro, il Dipartimento di Oncologia negli anni si è impegnato nella scoperta e sviluppo preclinico e clinico di terapie per la cura dei tumori attraverso studi che approfondiscono gli aspetti molecolari, biologici e farmacologici. Lo scopo finale è arrivare ad applicazioni cliniche in grado di migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita di pazienti oncologici.

I progetti seguiti dal Dipartimento riguardano diversi tipi di neoplasie, tuttavia la maggioranza degli studi preclinici e clinici si focalizzano sui tumori ginecologici, sui sarcomi, sui tumori toracici (polmone, mesoteliomi e timomi) e sui tumori pancreatici.

La formazione e la diffusione della cultura scientifica 

Da sempre l’Istituto si rivolge ai pazienti e al grande pubblico oltre che ai professionisti sanitari, contribuendo a diffondere la cultura scientifica in campo biomedico, sia allo scopo di migliorare la pratica sanitaria sia per l’uso più appropriato dei farmaci. 

Accanto all’attività di ricerca, una delle mission è la formazione dei giovani. Sono attivi programmi di formazione specifica rivolti a laureati e diplomati, attraverso corsi di PhD. (Dottorato di ricerca) e corsi di specializzazione per la formazione professionale di tecnici di laboratorio e di ricercatori laureati, conferendo attestati di qualificazione professionale e diplomi di dottorato di ricerca in collaborazione con il MIUR.

Dal 1963 l’Istituto ha erogato 8.300 borse di studio (delle quali 850 a ricercatori stranieri).

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo

Il San Matteo di Pavia ha una storia importante: affonda le sue radici nella gloriosa tradizione medica dell’ateneo pavese, che include il premio Nobel per la Medicina Camillo Golgi, ed è proiettato nella ricerca e nell’innovazione avanzata.

L’Ospedale nasce nel 1449 per volontà del domenicano Fra Domenico da Catalogna, e nel 1932 avviene la prima trasformazione, con l’inaugurazione del Policlinico voluto dal Nobel Camillo Golgi.

Nel 2013 viene inaugurato il nuovo padiglione denominato “DEA”: una struttura di circa 65 mila mq costituito da una piastra che configura un EAS (Pronto Soccorso di Alta Specialità) di circa 6 mila mq in grado di gestire qualsiasi tipo di emergenza, avendo a disposizione una struttura di diagnostica e una radiologia digitale di ultimissima generazione, con un intero piano dedicato alla terapia intensiva.

Il San Matteo viene formalmente riconosciuto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico nel 1982 ed è sempre stato successivamente riconfermato in tale ruolo, divenendo riferimento nel mondo della ricerca biomedica nazionale ed internazionale.

La sua missione di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) si realizza nella cura e ricerca nel campo della trapiantologia, della medicina rigenerativa e delle malattie ad alta complessità e, in particolare, in settori specifici quali l’ematologia del bambino e dell’adulto, la cardiologia, la infettivologia, l’oncologia, la reumatologia, la gastroenterologia, le malattie rare e la chirurgia avanzata.

Il San Matteo coniuga in sé tutti e tre gli aspetti fondanti della sanità: l’assistenza affermando il ruolo di ospedale di riferimento (HUB) e centro delle RETI organizzative e di patologia; la ricerca essendo IRCCS e rivestendo un ruolo di primo piano nazionale ed internazionale nella ricerca clinica e traslazionale; la formazione universitaria di base e specialistica essendo Policlinico della Università di Pavia, con sede del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, che vanta una scuola centenaria, e dei corsi di Laurea triennali e magistrali delle professioni sanitarie.

Oggi, l’IRCCS Policlinico San Matteo, con oltre 3.600 dipendenti, 1.024 posti letto accreditati, 36.700 ricoveri, 99.600 accessi in Pronto Soccorso, 2,5 milioni di prestazioni ambulatoriali, un bilancio di esercizio di oltre 412 milioni di euro, è uno dei 5 grandi ospedali pubblici lombardi e fra i maggiori IRCCS italiani.

IRCCS Saverio De Bellis

L’Ente Ospedaliero Specializzato in Gastroenterologia “Saverio de Bellis” è una struttura ospedaliera ad indirizzo specialistico gastroenterologico medico e chirurgico che opera in tale campo quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di diritto pubblico.

L’IRCCS “Saverio de Bellis” è parte integrante del Servizio Sanitario della Regione Puglia nel cui ambito svolge funzioni di alta qualificazione relativamente alle attività di assistenza, di ricerca e formazione.

Il ruolo dell’IRCCS “Saverio de Bellis” nella rete regionale rappresenta un importante impegno prevalentemente orientato alla chirurgia gastroenterologica e alla gastroenterologia endoscopica ed epatologica innovative e all’attività di eccellenza e di sperimentazione nei settori epatogastroenterologico e nutrizionale, diventando negli ultimi anni sede regionale di riferimento per le patologie acute, croniche e neoplastiche dell’apparato digerente e più recentemente, per le patologie metaboliche e alimentari.

I numeri delle prestazioni sanitarie sono in costante aumento e hanno fatto registrare lo scorso anno circa 10mila prestazioni endoscopiche delle quali circa 3 mila interventistiche, oltre 1.200 interventi di chirurgia gastroenterica, e 2000 nuovi pazienti l’anno seguiti presso l’ambulatorio di nutrizione clinica. Ancora più importante è il modello assistenziale proposto, dove l’approccio al paziente ha una natura multidisciplinare, essendo realizzato da un’equipe completa e a 360°, costituita da gastroenterologo, chirurgo, endoscopista, nutrizionista e fisiopatologo della nutrizione, oncologo, radiologo, anatomo patologo, genetista, farmacologo ed epidemiologo. Ciò consente un percorso diagnostico-terapeutico in gastroenterologia unico nel suo genere, supportato da piattaforme trasversali che ne garantiscono elevato valore aggiunto, quali il laboratorio di nutraceutica e quello di medicina personalizzata, ma anche la telemedicina, di attuale implementazione, che consente telemonitoraggio domiciliare, con l’obiettivo ultimo di promuovere empowerment del paziente e dei suoi famigliari e miglioramento della qualità di vita.

L’IRCCS “Saverio de Bellis” ha una importante ed avanzata struttura di ricerca, che si estende su circa 1.200 mq di laboratori specificatamente dedicati alla ricerca, circa 570 mq di servizi dedicati e uno stabulario di circa 220 metri quadrati.

Le linee di ricerca seguono il modello delle 3 p: precisione, preventiva/predittiva, partecipativa.

La ricerca all’IRCCS “Saverio de Bellis” è di tipo traslazionale, e raggiunge risultati con ripercussioni dirette e positive sull’assistenza e sul cittadino. Infatti, sono a disposizione del territorio una serie di test genetici innovativi utili per individuare la terapia biologica più idonea a contrastare tumori già diagnosticati (la cosiddetta “target therapy”) o per indagare la predisposizione a contrarne di nuovi da parte dei famigliari del soggetto affetto.

IRCCS Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli

La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS è il luogo in cui competenze scientifiche e tecniche, sensibilità umana, etica e valori cattolici diventano un motivante impegno al servizio di tutti, per garantire cure eccellenti e accessibili all’intera comunità.

La centralità del paziente come persona, la messa in campo di competenze, tecnologie e know-how d’avanguardia, la capacità di rispondere a bisogni di cura complessi attraverso risposte sempre più personalizzate (e quindi efficaci) sono i tratti distintivi dell’attività clinica e assistenziale messa in campo ogni giorno, 24 ore su 24, dal Policlinico Universitario A. Gemelli. 8 dipartimenti clinici e di ricerca, 113 unità assistenziali, di cui 86 unità operative complesse, 27 aree operative semplici, 1536 posti letto, 215 trapianti effettuati in un anno, 94.509 pazienti dimessi, 83.419 accessi al pronto soccorso.

E’ il Policlinico Gemelli, una realtà che si conferma essere un punto di riferimento a livello nazionale e – per un numero sempre crescente di discipline e specializzazioni – un’eccellenza internazionale. Con oltre 5000 dipendenti e rapporti quotidiani con migliaia di stakeholders, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS è un’azienda di rilievo a livello nazionale, che opera in maniera economicamente sostenibile in un contesto complesso come quello della Sanità. Il merito dell’operare con successo in questo delicato equilibrio è di tutti i collaboratori che operano, ciascuno per le proprie competenze e responsabilità, all’interno del Gemelli. Persone che ogni giorno sposano con motivazione e impegno la mission della Fondazione, garantiscono con professionalità e umanità cure eccellenti e accessibili all’intera comunità. Il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per le discipline Medicina personalizzata e Biotecnologie innovative, ottenuto a inizio 2018, conferma l’impegno del Gemelli nell’ambito della ricerca clinica e scientifica.

Nel corso del 2017 la Fondazione si è distinta in ambiti di ricerca universitaria prestigiosi, perché ottenuti tramite bandi competitivi. Si tratta di progetti che fanno riferimento ad aree scientifiche come l’oncologia, da sempre uno dei pilastri della ricerca della Fondazione, le malattie metaboliche, le malattie croniche, le malattie genetiche e autoimmuni (Sindrome Muscolare Amiotrofica, la Sclerosi Multipla e la Miastenia Gravis), malattie infettive e nuovi sistemi diagnostici. Il secondo pilastro di questo impegno è costituito dalle competenze dimostrate nell’ambito della ricerca profit, che con l’avvio, nel corso del 2017, del Clinical Trial Center come azienda indipendente, conferma il Gemelli come una delle poche strutture italiane al servizio globale della ricerca clinica, fissando un nuovo standard industriale paragonabile ad alcune eccellenze internazionali. Questi i numeri della ricerca nel 2017, frutto della sinergia con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica: 291 progetti di ricerca sviluppati, 33 strutture della Fondazione interamente o parzialmente dedicate ai progetti di ricerca oltre 1500 pubblicazioni scientifiche, 142 studi profit attivati nel Clinical Trial Center, 10,5 milioni di euro il valore dei progetti di ricerca universitari.

Fondazione CNAO – Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica

Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia è una Fondazione senza scopo di lucro, innovativa e tecnologicamente avanzata, istituita nel 2001 dal Ministero della Salute per la realizzazione e la gestione di un centro di adroterapia per la cura dei tumori radio-resistenti e inoperabili, mediante l’impiego di ioni carbonio e protoni.

Per la prima volta è stato costruita in Italia una macchina le cui caratteristiche fossero specificamente idonee a curare il cancro, piuttosto che ad eseguire esperimenti di fisica. Il trattamento dei tumori con adroterapia necessita infatti di un acceleratore di particelle, il sincrotrone, in grado di accelerare ioni carbonio e protoni a velocità prossima a quella della luce, così da acquisire l’energia necessaria per il trattamento del tumore. Il sincrotrone del CNAO ha ottenuto dall’Istituto Superiore di Sanità la marcatura CE come dispositivo medico.

L’adroterapia al CNAO viene erogata nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale per le patologie inserite nei LEA. Altre patologie possono essere trattate secondo i protocolli clinici attivi al CNAO. I trattamenti hanno dimostrato di essere affidabili, sicuri ed efficaci.

Persone altamente qualificate e di alta professionalità lavorano in sinergia per fornire ai pazienti le migliori prospettive di cura.

L’adroterapia è una forma avanzata di radioterapia che si avvale di ioni carbonio o protoni, a differenza di quella “convenzionale” che utilizza i raggi X.
Gli ioni carbonio provocano un danno al DNA 3 volte maggiore rispetto a quello generato dalla radioterapia convenzionale, risparmiando i tessuti sani circostanti.

Sulla base di protocolli clinici definiti e condivisi i pazienti vengono preselezionati e riferiti al CNAO per i trattamenti, mantenendo il legame con le strutture sanitarie afferenti.

Patologie attualmente trattabili al CNAO nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale, inserite nei LEA:

• Tumori orbitali e periorbitali, incluso il melanoma oculare
• Tumori del tronco encefalico e del midollo spinale
• Meningiomi intracranici in sedi critiche
• Carcinomi adenoideo-cistici delle ghiandole salivari
• Cordomi e condrosarcomi della base del cranio e rachide
• Tumori solidi pediatrici
• Tumori in pazienti affetti da sindromi genetiche
• Sarcomi delle parti molli
• Sarcomi ossei
• Ritrattamenti di tumori in sedi già irradiate

Altre patologie oggetto di protocolli clinici:

• Tumori al pancreas
• Tumori della prostata ad alto rischio
• Recidive di tumori del retto
• Tumori cerebrali
• Tumori dei seni paranasali

Per verificare l’indicazione al trattamento di adroterapia è necessaria una valutazione medica preliminare. Se il caso clinico proposto è ritenuto candidabile all’adroterapia, il paziente viene contattato nel giro di una settimana per una prima visita di valutazione presso il Centro.
Sul sito CNAO sono indicate le modalità di invio della documentazione clinica.

La mission di Fondazione CNAO non è solo la cura, ma anche la ricerca a vantaggio del malato oncologico: ricerca clinica, radiobiologica, di fisica medica e di bioingegneria.
La ricerca clinica comprende gli studi innovativi e comparativi sull’uso degli adroni con lo scopo di migliorare l’applicazione dell’adroterapia a nuove patologie, in collaborazione con centri oncologici nazionali e internazionali.
La ricerca radiobiologica, incentrata sui meccanismi di radioresistenza, di interazioni tra adroni e farmaci e di risposta dei tessuti sani.
La ricerca in fisica medica, focalizzata sulle analisi per migliorare le procedure di controllo di qualità dei fasci di particelle e sviluppare strumenti sempre più precisi e performanti per aggredire i tumori.
La ricerca in bioingegneria, con l’obiettivo di sviluppare dispositivi innovativi relativi al posizionamento del paziente e al trattamento di tumori situati in organi in movimento.
Il CNAO agisce anche tramite collaborazioni nazionali e internazionali di eccellenza in ambito clinico e di ricerca.

Istituto di ricerca – IRCCS SDN

L’Istituto SDN è una struttura polispecialistica che opera da oltre 40 anni nell’ambito della diagnostica di laboratorio e per immagini, accreditata a livello nazionale per l’erogazione di prestazioni sanitarie di: Laboratorio, Diagnostica per Immagini e Medicina Nucleare / PET.

L’obiettivo primario dell’IRCCS SDN è soddisfare, con professionalità e servizio altamente qualificato, l’intero iter diagnostico dell’utente garantendo un’assistenza costante ma discreta e mettendo a disposizione un ambiente tecnologicamente avanzato, costantemente integrato ed aggiornato.

Accanto all’attività clinico-assistenziale, SDN svolge attività di ricerca e divulgazione scientifica nella diagnostica in vivo e in vitro, focalizzata su applicazione ed integrazione delle metodologie diagnostiche in fase preclinica e clinica in patologie oncologiche, cardiovascolari, neurologiche e metabolico-funzionali.

Tale attività è stata riconosciuta dal Ministero della Salute con decreto dell’11 gennaio 2007 che, nel 2014 prima e nel 2016 poi, ha riconfermato all’Istituto SDN la qualifica di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per la disciplina di “Diagnostica per Immagini e di Laboratorio integrata”.

La qualifica IRCCS prevede che, oltre all’eccellenza nell’attività clinico assistenziale, vi sia un forte impegno nelle attività di ricerca traslazionale in tutti gli ambiti della diagnostica. Lo scopo è fornire, al Servizio Sanitario Nazionale, dati e linee-guida al fine di rendere più efficaci e innovativi gli strumenti e le procedure per la diagnosi e il follow-up.

Tutte le strutture e le relative attrezzature sono al servizio sia dell’attività assistenziale  sia di quelle di ricerca scientifica. Il loro numero e la loro qualità consentono di sperimentare e condurre progetti di ricerca ad alto contenuto innovativo e di attrarre l’interesse dei soggetti pubblici e privati.

La concentrazione di tali tecnologie e competenze consentono all’Istituto SDN di primeggiare nell’ambito della diagnostica integrata e di attrarre numerosi pazienti da tutto il centro Sud.

L’Istituto SDN è costantemente impegnato ad accrescere la qualità delle proprie procedure e, per questo, si sottopone volontariamente a controlli esterni dei propri standard da parte di organismi nazionali (certificazione ISO 9001) e internazionali  (Joint Commission International, European Union of Medical Specialists (UEMS)  e European Board of Nuclear Medicine (EBNM)).

A supporto dell’attività di ricerca operano core facilities a contenuto altamente innovativo, in parte aperte anche all’utenza esterna:

  • Centro Elaborazione Immagini NAPLAB;
  • Laboratorio di Statistica e Bioinformatica;
  • Radiofarmacia;
  • Laboratorio di Nanotecnologie;
  • Biobanca inclusa nel nodo BBMRI (Biobanking and BioMolecular Resources Research Infrastructure) per la costituzione di un Expert Centre, ATMA-CE, un hub tecnologico focalizzato sulla radiomica e la validazione di imaging biomarkers.

Nell’attuare i programmi di ricerca sperimentale e clinica, l’Istituto SDN da molti anni ha sviluppato con Università, IRCCS, Istituzioni ed Enti, pubblici e privati, nazionali e internazionali, accordi formali ed informali di collaborazione scientifica per i settori inerenti alle proprie attività di ricerca, con cui vengono scambiati ricercatori e condivise ricerche di comune interesse.

È componente, inoltre, di reti infrastrutturali, quali: EIBIR – European Institute for Biomedical Imaging Research, EuroBioImaging – progetto di infrastrutture di ricerca pan-europea su ampia scala del ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructure), ADNI – Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative, KIC INNOSTAR, Knowledge and Innovation Community nodo italiano per “Healthy living and active aging”, EATRIS – European Advanced Translational Research Infrastructure in Medicine, BBMRI – Biobanking and BioMolecular Resources Research Infrastructure, infrastruttura di ricerca a cui partecipano biobanche e centri di risorse biologiche – Expert Center europeo (ATMA) e Reti promosse dal Ministero della Salute.